Tanti auguri Superman! In occasione del genetliaco del supereroe per eccellenza, ecco che al New York Comic-con 2013 la DC Comics ha dedicato un panel proprio a Superman.
75 anni e non dimostrarli. Questo è Superman: 75 anni fa il supereroe allergico alla kryptonite debuttava su Action Comics e adesso la DC Comics ha pensato bene di sfruttare il New York Comic-con 2013 per
celebrare in maniera speciale questo compleanno. Per l’occasione si
sono riuniti insieme Gary Miereanu, Dan DiDio, l’attrice Molly Quinn,
Mike Carlin e Paul Levitz, con la partecipazione straordinaria di Bruce
Timm che si trovava da quelle parti per presentare il progetto di una
collaborazione animata fra lui stesso e il regista Zack Snyder.
Si parte con Man of Steel
Miereanu ha deciso di aprire il panel con una clip video relativa all’home video release di Man Steel, sono volate parole come “caratteri forti” e “ruoli leggendari”, ma è stato anche il momento giusto per vedere una video intervista a Zack Snyder. Molto interessante un suo commento: “Lui esiste in un modo bizzarro al di fuori della cultura fumettistica”.
Mai parole furono più vere. Sullo schermo poi sono comparsi anche Henry
Cavill, Lawrence Fishburne, Kevin Costner, Amy Adams e David S. Goyer,
mentre Geoff John della DC ha parlato di questa reinterpretazione di
Superman e dell’ampliamento della sua mitologia.
Finita la clip, ha preso la parola DiDio, il quale ha voluto parlare
del rilancio di Superman grazie all’iniziativa editoriale nota come The New 52,
il quale è nata con lo scopo di riportare tutta la vicenda di Superman
all’essenza della sua origine, ovvero quella del salvatore dell’umanità.
Levitz ribadisce il concetto dell’essenza, ma sottolinea anche come
bisogna concedersi ogni tanto delle libertà per venire incontro al
trascorrere del tempo e al cambiamento del pubblico. Anche Carlin è
dello stesso pensiero: i lettori hanno bisogno di leggere qualcosa che
si mantenga ancorato al vecchio, ma che sia al contempo nuovo. Il primo incontro con Superman
Il panel ha proseguito poi su un tema interessante: il primo incontro con Superman. Quinn da sempre pensa che Superman rappresenti tutto ciò che c’è di buono, per lui è il modello perfetto per l’umanità. Inoltre anche se lui sceglie di essere buono, il conflitto alla base è sempre presente, è questa la cosa più difficile di tutte. Ma è anche ciò che rende Superman Super.Carlin ritorna indietro con la memoria, ricorda di quando aveva la tonsillite e la madre gli leggeva i fumetti di Superman durante la convalescenza: per lui Superman significa gelato. Timm se lo ricorda in televisione, durante una sessione di zapping, girando fra i canali, lui e i suoi amici incapparono in un ragazzo volante. Hanno staccato il dito dal telecomando e hanno cominciato a vedere questo episodio di Superman.
DiDio incontrò per la prima volta Superman accidentalmente nel negozio di un barbiere, ma da quando lesse il suo fumetto per la prima volta, sentì come se Superman facesse parte della sua vita da sempre. E adesso il fatto di aiutare Superman a vivere sulla carta stampata è a dir poco intrigante. Levitz, dal canto suo, sottolinea come i creatori originali di Superman vivessero questa assimilazione con il personaggio come una cosa buona, soprattutto in vista della creazione di storie che potessero essere promosse con successo dal pubblico. DiDio poi fa un’interessante analogia fra Batman e Superman: se Batman e Superman entrassero in un bar, i proprietari si sentirebbero in colpa nei confronti di Batman, ma si sentirebbero subito a proprio agio con Superman. Ma la cosa buffa è che in teoria dovremmo sentirci più similari a Batman il quale, in fondo, è un ragazzo con una tuta e quindi sarebbe più facile diventare come lui. Tuttavia, nonostante tutti i super poteri di Superman, la gente vuole essere sua amica.
Si continua con i pregi della versione animata
Tanto per continuare a sottolineare il concetto di moderna sensibilità applicata a vecchi concetti, ecco che arriva il turno di parlare di All-Star Superman. Timm ha spiegato quanto sia costoso oggi trasporre certe opere in forma animata. Pensiamo al primissimo Superman animato: praticamente non parla quasi mai, ma boxa di continuo, si tratta della tradizione di Superman, alquanto primordiale a dire il vero.Carlin, dal canto suo, auspica la presenza in futuro di più prodotti animati, in fin dei conti di materiale nel mondo nei fumetti ce n’è più che abbastanza. Carlin ama particolarmente il suono delle versioni animate, si tratta di un’esperienza unica sentire con il proprio orecchio i personaggi preferiti che parlano dal vivo. Levitz interviene sottolineando come l’apporto vocale a Superman faccia aumentare esponenzialmente la fiducia che si ha in lui.
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